Esᴄɪ ᴅᴀʟʟᴀ ᴛᴜᴀ ᴄᴏᴍғᴏʀᴛ ᴢᴏɴE
Cambiare non solo è faticoso ma ci spaventa, perché́ significa passare dal conosciuto all’ignoto e, per quanto la situazione attuale possa non piacerci, temiamo che quella nuova possa essere ancora peggio.
Per questo tentenniamo, procrastiniamo, non agiamo e iniziamo invece a lamentarci.
Cambiare non è obbligatorio se si sta bene con sé stessi e con gli altri, se ci si sente davvero felici e realizzati. Ma per tutti quelli che sentono di poter essere di più̀ e soprattutto di voler dare di più, l’unica via d’uscita è il cambiamento personale.
Crescere, superare sé stessi, migliorarsi ed essere capaci di creare una realtà migliore attorno a sé, è possibile solo se si sviluppa il coraggio di andare verso i nostri personali punti di resistenza, al limite delle nostre possibilità.
Chiunque abbia fatto seriamente sport conosce bene questo concetto. Se ti alleni troppo poco il tuo corpo non viene stimolato a sufficienza e non si verificherà alcun miglioramento. Allo stesso tempo, se il carico di lavoro è eccessivo il corpo andrà in sovrallenamento, non migliorerà e ci potrebbe anche essere il rischio di subire danni.
A livello comportamentale complessivo le cose funzionano in modo del tutto simile. Se rimani all’interno della tua zona di comfort non accade nulla in termini di miglioramento e progresso.
Se vai troppo oltre rischi di indurre una risposta di panico che ti porta indietro invece che in avanti.
Insomma, il cambiamento e l’azione per essere efficaci devono avvenire in dosi precise, capaci di spingere la persona oltre la zona di comfort ma non così in là da spaventarla.
In ogni caso lamentarsi è l’antitesi del rimboccarsi le maniche e agire e chi è solito farlo in realtà non è mai soddisfatto dell’attuale situazione ma si sente al sicuro nel suo territorio di lamentele e scuse, quindi, non modifica il proprio comportamento.
In questo modo non viene lasciato spazio alla propria crescita personale e, di conseguenza, all’idea di migliorarsi, rimanendo ancorati alla propria condizione di immobilità.
Inizia prendendoti cura di te.
Non esiste area della vita in cui questo si manifesti più vistosamente della cura di sé stessi. Mangiare sano, praticare attività fisica regolarmente e lavorare alla costruzione di un miglior mondo interiore, sono azioni reali, concrete, che si manifestano in tutta la loro potenza tramite i nostri comportamenti quotidiani.
Diventare un leader della propria esistenza significa proprio uscire dall’agio del comfort, smetterla di lamentarsi e provare ad usare la propria energia per avviare un percorso di miglioramento, di cambiamento interno ed esterno attraverso la modificazione del proprio stile di vita e del proprio approccio alle difficoltà.
Dott.ssa Raffaella Pantini
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