L’importanza del lavoro di equipe nel supporto alla dieta
In realtà, noi siamo molto più di questo perché siamo soprattutto quello che pensiamo. Siamo anche le azioni che compiamo, siamo le nostre emozioni, i nostri desideri. La qualità dei pensieri è fondamentale per la nostra mente quanto la qualità del cibo che mangiamo per il nostro corpo. Pensare qualitativamente bene con positività, auto-motivazione, gratitudine e amore rappresenta il nostro più grande alleato per raggiungere e mantenere nel tempo il benessere a livello fisico, psichico ed emotivo. Per tale motivo diventa impensabile voler migliorare il proprio stile di vita solo con la dieta o solo con l’attività fisica. Diventa impensabile perché si intenderebbe raggiungere l’obiettivo basandosi su un metodo prescrittivo.
Un percorso che porta ad ottenere risultati, però, deve prendere in considerazione la persona a 360° e il suo successo è decretato proprio da questa visione di insieme. Un programma alimentare o un piano di allenamento fisico non bastano da soli (e nemmeno in coppia) se non sono sorretti da solide basi che comprendono soprattutto l’imparare a gestire le proprie emozioni, lo stress, le situazioni a rischio, imparare ad amare sé stessi e ritagliarsi un po’ di tempo per le cose che più ci piacciono, ci appassionano e ci nutrono l’anima. È questo il segreto per ritrovare sé stessi e l’equilibrio, anche nel caso di un percorso dietetico o di un piano di allenamento fisico che come sappiamo richiedono fatica e qualche sacrificio. Prima di iniziare qualsiasi percorso è bene chiedersi se l’abbiamo scelto noi, se lo vogliamo veramente, se siamo noi a decidere che le cose accadano e se lo desideriamo con tutta la nostra anima.
Ippocrate, il padre della medicina diceva: “Non basta prevedere la malattia per guarirla, occorre insegnare la salute per conservarla”.
E’ molto probabile che una dieta (seppur perfetta nella sua composizione) non sarà mai del tutto efficace e non darà i risultati sperati senza un percorso di educazione alimentare. I controlli dietetici periodici dovrebbero, quindi, essere ogni volta una lezione di educazione alimentare con il paziente. È sempre opportuno lavorare per rendere il paziente autonomo e non schiavo del programma alimentare scritto su un foglietto in modo che giorno dopo giorno possano diventare una sorta di dietisti di sé stessi in quanto più consapevoli dei benefici dello stile di vita adottato e, di conseguenza, più motivati nel seguire il percorso.
Per questo è fondamentale nella cura e nel supporto psicologico alla corretta alimentazione la relazione terapeutica tra il paziente e i professionisti della salute (medico, psicoterapeuta e nutrizionista).
Per ogni ostacolo c’è sempre un metodo per superarlo e, rivolgendosi ad una equipe di professionisti competenti, si sarà più sicuri di raggiungere i propri obiettivi. Il supporto psicologico è fondamentale rispetto all’aderenza delle persone ad un programma di esercizio fisico adeguato e ad una dieta, oltre che al contenimento di eventuali stati emotivi di stress e demotivazione temporanei. Il supporto psicologico, inoltre, cerca di migliorare alcune aree come l’umore, l’autostima e la consapevolezza della propria condizione e, di conseguenza, la volontà e la predisposizione a mantenere i risultati raggiunti.
Il supporto è importante quando c’è una persona che ha un malessere e lo esprime attraverso il cibo. Queste difficoltà relative al comportamento alimentare, il più delle volte hanno alla base una mancanza, un vuoto psicologico.
Questo vuoto è stato scavato dalla rabbia (repressa all’interno), dall’insicurezza e da paure legate in genere all’ambiente familiare. L’intervento dello psicoterapeuta parte dalla base e aiuta la persona ad incrementare l’autostima e la fiducia in se stessa per ricostruire il proprio equilibrio psico-fisico.
Se si ritiene di avere dei problemi, i cui segnali suonano come dei campanelli, occorre di certo affidarsi a professionisti esperti e in questo modo non si fa altro che prendersi cura di sé, che è un atto d’amore verso se stessi.
Prendersi cura di sé e amarsi è il primo passo che permette di stare bene con sé stessi e che porta necessariamente a stare bene anche con gli altri.
Dr. Raffaella Pantini
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