L'IMPORTANZA DEL PERCOSRSO DI PSICONUTRIZIONE
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Se per perdere peso bastasse seguire un semplice schema dietetico, probabilmente non ci troveremmo a fare i conti con alcuni fallimenti delle diete, con la perdita di peso seguita da un recupero dei chili persi o con l’abbandono del percorso dietetico alle prime difficoltà incontrate.
La dieta rappresenta sempre l’inizio di un cambiamento nello stile di vita, legato alla variazione del tipo di alimentazione che siamo abituati a seguire, che a sua volta è stata influenzata negli anni da numerosi fattori sociali, culturali, familiari e non da ultimo, emotivi. Di fronte a questo cambiamento ogni persona reagisce in modo diverso a seconda del significato che le abitudini alimentari e alcuni cibi assumono nella sua vita.
il legame tra i nostri comportamenti, tra cui quello alimentare, e il nostro mondo emotivo è molto stretto. Una delle principali cause del soprappeso e quindi di un comportamento alimentare disfunzionale, è da ricercare spesso nella cattiva gestione delle emozioni. Quando si decide di intraprendere un percorso dietetico, può accadere che il nostro umore dopo un po’ cambi, diventiamo più nervosi, stressati e non sempre riusciamo a capirne il motivo. Questo perché a volte si tende a sottostimare la relazione esistente tra la dieta e l’umore e non si è consapevoli dell’effetto che la scelta di alcuni cibi ha sul nostro stato d’animo.
Ecco allora che seguire una dieta, anche la più semplice, può risultare molto difficile: cerchiamo di concentrarci sul menù giornaliero, sulle quantità prescritte, ma non riusciamo ad avere continuità e costanza, e pian piano le eccezioni o sgarri diventano una regola fino che ci portano ad interrompere la dieta.
Pᴇʀᴄʜᴇ́ ᴇ̀ ᴄᴏsı̀ ᴅɪғғɪᴄɪʟᴇ sᴇɢᴜɪʀᴇ ᴜɴ ᴘʀᴏɢʀᴀᴍᴍᴀ ᴀʟɪᴍᴇɴᴛᴀʀᴇ?
il nostro stile alimentare è estremamente connesso a diversi fattori, tra cui quelli ambientali, emotivo-psicologici ma anche di marketing alimentare. L’industria alimentare ci offre ogni giorno, ovunque e con vari mezzi pubblicitari, nuovi e invitanti prodotti ipercalorici, sempre più buoni, sempre più grassi. Riuscire a resistere a tali tentazioni è senza dubbio difficile.
Se a questa oggettiva e condivisa difficoltà aggiungiamo la tendenza ad utilizzare il cibo come valvola di sfogo ai nostri problemi quotidiani, come comfort food, capiamo come sia difficile riuscire a portare a termine un percorso dietetico. Il cibo viene usato per gestire le emozioni negative quotidiane: immaginiamo, ad esempio, a quanto potremmo mangiare in tarda serata in solitudine davanti alla televisione, la sera dopo una lunga e stressante giornata di lavoro, a seguito di una delusione sentimentale o di tensioni lavorative.
Inoltre, non è certamente facile seguire una dieta quando siamo circondati da amici, familiari o colleghi che ci tentano continuamente a lasciarci andare allo sgarro: “Tanto per una volta non succederà niente”.
𝙄 𝙗𝙚𝙣𝙚𝙛𝙞𝙘𝙞 𝙙𝙚𝙡𝙡𝙖 𝙥𝙨𝙞𝙘𝙤𝙣𝙪𝙩𝙧𝙞𝙯𝙞𝙤𝙣𝙚
Quando in caso di sovrappeso, obesità o altre problematiche mediche, si riscontrano difficoltà nell’attenersi ad un modello dietetico idoneo, può essere molto utile seguire un percorso Psiconutrizionale, in cui alla figura del Nutrizionista, si associa quella dello Psicologo/Psicoterapeuta.
Il ruolo del Nutrizionista sarà quello di seguire il paziente dal punto di vista dietetico, di aiutarlo ad orientarsi nelle scelte alimentari e di redigere un piano dietetico che rispetti le sue esigenze nutrizionali e i suoi gusti, risultati delle valutazioni effettuate dal nutrizionista durante le consulenze.
Il ruolo dello Psicologo/Psicoterapeuta sarà di affiancamento al percorso di cambiamento di stile di vita, per trovare la giusta motivazione, costanza e determinazione, con il fine ultimo di portare a termine il percorso stesso nel rispetto degli obiettivi stabiliti. Lo Psicologo/Psicoterapeuta fornirà strumenti al paziente per imparare a gestire tutte quelle situazioni che sono fonte di stress e di tensioni, attraverso dei percorsi personalizzati e mirati che tengono conto della persona nella sua complessità.
Nel caso in cui poi ci si trovi di fronte ad un soggetto con DCA (Disturbi del Comportamento Alimentare) quali anoressia, bulimia, binge eating (tendenza all’alimentazione incontrollata), la figura dello Psicologo/Psicoterapeuta diventa fondamentale nel percorso dietetico, nell’ottica di un approccio olistico completo.
Un percorso Psiconutrizionale a volte potrebbe essere visto con dubbi e paure. Rispetto alla sola dieta, potrebbe richiede un maggior impegno e un lavoro personale più intenso, ma in alcuni casi si rende necessario se vogliamo davvero raggiungere l’obiettivo prefissato e mantenere il risultato nel maggior tempo possibile, dove da soli sappiamo di non farcela.
Il raggiungimento ed il mantenimento di uno stato di benessere richiede un impegno consapevole nel migliorare i diversi aspetti della nostra vita quotidiana non soltanto alimentare, ma anche il ritmo sonno-veglia, il controllo dello stress e dei pensieri negativi che abituati a ripeterci nella nostra mente, fino ad arrivare a perseguire uno stile di vita che sia il più possibile in armonia e in equilibrio con noi stessi.
Dott.ssa Raffaella Pantini
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