𝐀𝐥𝐢𝐦𝐞𝐧𝐭𝐚𝐫𝐬𝐢 𝐩𝐞𝐫 𝐩𝐢𝐚𝐜𝐞𝐫𝐬𝐢 𝐝𝐢 𝐧𝐮𝐨𝐯𝐨

Dimagrire, mettersi a dieta e perdere peso sono un pensiero fisso per moltissime persone, un obiettivo che sembra non realizzarsi mai.

Si pensa che il peso, la forma del corpo, sia ciò che limita la propria vita.

Per questo per stare meglio periodicamente si inizia una nuova dieta: eliminare questo, togliere quello, fare sacrifici di continuo. I pasti diventano una vera tortura, tutte quelle regole, i cibi da escludere e il desiderio di mangiare sempre lì al proprio fianco.

Ce la facciamo per un po’ ma, spesso, poi perdiamo la motivazione e crediamo sia tutta colpa nostra e di quella dannata forza di volontà che ci manca, ce l’hanno detto tutti.

Quando smettiamo la dieta, non c’è più nessuna regola che tenga, finalmente ci godiamo il cibo, ma in agguato sono già pronti il senso di colpa, la tristezza e la delusione.

Per questo ci sentiamo incastrati in un circolo vizioso: se non perdiamo peso non siamo felici, per cui ci proviamo ma, se non raggiungiamo i risultati sperati, tutte le nostre speranze finiscono nel cestino e allora arriviamo a pensare: “Tanto vale mangiare se non cambia mai niente”.

È un meccanismo doloroso che influisce sul modo in cui viviamo i pasti, le cene fuori, le serate con gli amici, la relazione con compagni di vita ed i familiari.

Ma più di ogni altra cosa, ha un forte impatto sulla relazione con noi stessi e con il nostro corpo:

– non ci guardiamo facilmente allo specchio, e quando lo facciamo non amiamo l’immagine che troviamo riflessa

– pensiamo costantemente al cibo, è quasi un’ossessione, e questo ci porta via tempo ed energie preziose

– non ci fidiamo del nostro corpo e dei segnali che ci manda

– abbiamo smesso di ascoltare il nostro senso di fame e di sazietà e abbiamo iniziato una battaglia con i nostri bisogni

– se mangiamo ciò che ci piace ci sentiamo in colpa, e la nostra lista di “alimenti no” si fa sempre più lunga

– usiamo il cibo per gestire quello che proviamo e cerchiamo rimedi alla fame nervosa

In sottofondo c’è la convinzione che se solo riuscissimo a farcela, a perdere peso, tutto cambierebbe e molte cose della nostra vita andrebbero finalmente a posto.

Se ti ritrovi nella situazione descritta, sai anche che quello che stai vivendo non va bene per te, perciò, per stare bene, qualcosa deve cambiare.

Con il supporto dello psicoterapeuta è possibile compiere i passi necessari per uscire dal circolo vizioso delle diete impossibili, e recuperare rispetto per il tuo corpo e la serenità nei confronti del cibo.

Se da anni combatti contro l’insoddisfazione corporea, questo, oltre ad aver scombussolato le tue abitudini alimentari, può aver influenzato la capacità di vivere con gratificazione molti ambiti della tua vita.

Quello che puoi fare, con un percorso psicologico, è sviluppare un modo alternativo di considerare te stesso mettendo in luce i tuoi punti di forza e che ti permetta di riconoscere il tuo valore.

Ripercorrendo i motivi che ti hanno portato e ti portano ancora oggi a desiderare di dimagrire, potrai comprendere quali bisogni vogliono essere ascoltati, potrai esplorare il significato che il cibo ha per te, soffermandoti sull’analisi delle emozioni per sviluppare strategie per comprenderle ed accoglierle in modo da lasciare maggiormente spazio al pensiero rispetto all’azione impulsiva.

Dr. Raffaella Pantini

foto : adriancmurray