ππ§ππ©ππππππ§π¨π π π©ππ«π€π‘π π₯ππ§ π¨π€π¨π©ππ£ππ§π π‘π ππππ©π π£ππ‘ π©ππ’π₯π€
Nell’immaginario comune la parola dieta significa sacrificio, rinunce e tristezza.
Anche se dal punto di vista semantico non è così (dieta in realtà significa stile di vita), di fatto questo è quello che viene percepito e vissuto dalla maggior parte delle persone che vorrebbero e/o dovrebbero avvicinarsi ad una dieta.
In realtΓ Γ¨ inutile negare il piacere che il cibo porta ma bisogna imparare a gestirlo con strategie mirate.
Adottare una dieta squilibrata aumenta il rischio di sviluppare malattie croniche (cuore, cervello, ossa, tumori, ecc.), indebolisce il sistema immunitario e accelera l’invecchiamento.
Senza parlare delle ripercussioni psicologiche e del rapporto minato con sΓ© e con gli altri.
Non dedicare attenzione alla propria alimentazione e seguire solo l’istinto, mangiare solo quello che si Γ¨ abituati a mangiare o che si ha in casa oppure ordinare piatti al ristorante senza pensare, non puΓ² che portare a conseguenze negative per propria salute e il mantenimento del peso corporeo.
Alcune persone, per il timore di dover seguire un regime rigido e sottoporsi a restrizioni e per evitare delusioni, non iniziano alcun percorso nutrizionale così si abbandonano al cibo e agli eventi.
Non si sentono in grado di seguire una dieta con successo e con motivazione. Perdere tempo, perΓ², non aiuta certamente a sentirsi e vedersi meglio.
Diventa, quindi, necessario fare qualcosa e apportare cambiamenti al proprio stile nutrizionale ma senza dover rinunciare a tutti gli alimenti gratificanti.
Infatti, sarebbe un errore pensare di rinunciare a tutti gli alimenti che ci donano piacere pensando di ottenere un risultato migliore.
Cerchiamo di capire perchΓ© bisogna gratificarsi a tavola.
Γ un dato di fatto che il cibo rappresenta una fonte di gratificazione personale per ciascuno di noi e in genere alcuni vengono maggiormente desiderati rispetto ad altri.
Il cibo Γ¨ anche una delle molle che viene mosse dallo stress: di fronte allo stress lavorativo, personale o della giornata viene facile e rapido rilassarsi e gratificarsi col cibo o con qualche confort food.
Allora come Γ¨ possibile coniugare l’esigenza di uno stile di vita salutare con la gratificazione personale che deriva dal cibo?
Nella scelta del percorso alimentare (e del nutrizionista) bisogna tenere conto sia degli aspetti biologici che anche di questi aspetti psicologici/sociali.
In altri termini la dieta deve tenere conto anche della personalitΓ , del momento e dello stile di vita di chi la deve fare.
Facciamo un esempio per chiarire questo concetto.
Al giorno d’oggi vanno molto di moda la dieta chetogenica, low carb, paleolitica e il digiuno intermittente. Si tratta di approcci validi di per sΓ© ma che possono rivelarsi non adeguati a tutti.
Per qualcuno non Γ¨ un problema dimenticarsi della frutta, dei dolci, della pasta, della pizza, saltare gli spuntini o stare anche molte ore senza mangiare, per altri, invece, ciΓ² risulta insostenibile.
Non sto parlando di quello che una persona vorrebbe fare ma di quello che nella realtΓ Γ¨ in grado di fare. La distinzione non Γ¨ banale perchΓ© talvolta tendiamo a mentire anche a noi stessi.
Γ difficile ammettere che una dieta che ha funzionato per un amico, un collega, un parente non funziona per noi perchΓ© risulta impossibile da attuare e perchΓ© pensata senza sgarri.
Viene data la colpa alla dieta, al dietologo o all’ambiente esterno ma il punto Γ¨ che di sicuro non era quella giusta per noi.
Per alcune persone Γ¨ facile rimanere a dieta per un tempo definito, mentre risulta difficile seguirla per tempi piΓΉ lunghi e mantenere i risultati raggiunti.
I motivi possono essere molti e vanno analizzati caso per caso, in quanto Γ¨ possibile che la situazione che stiamo vivendo nel presente sia molto diversa dal periodo passato in cui riuscivamo a seguire la dieta senza difficoltΓ . Possono, infatti, subentrare differenti fattori fonti di stress come, ad esempio, una situazione lavorativa impegnativa, relazioni conflittuali, preoccupazioni, assistenza a familiari malati che ci portano a sperimentare una grande varietΓ di emozioni soprattutto negative.
ππͺππ‘π π₯πͺπ€̀ ππ¨π¨ππ§π ππ‘π‘π€π§π π‘π π’πππ‘ππ€π§π π¨π©π§ππ©ππππ π₯ππ§ ππ§ππ©ππππππ§π¨π π π©ππ«π€π‘π?
Innanzitutto, occorre scegliere il momento giusto per fare la dieta in quanto il livello di motivazione deve essere buono.
Optare per la dieta piΓΉ adatta a sΓ© anche in relazione al proprio modo di essere.
Seguire il piano alimentare in modo scrupoloso ma concedersi un alimento gratificante alla settimana (quello che viene definito pasto libero).
In genere il giorno della settimana in cui si decide di consumarlo Γ¨ durante il fine settimana (il sabato o la domenica) e questo ci permette anche di uscire e cenare con gli amici, diventando anche un’occasione di socialitΓ .
Il pasto libero comprende alimenti gratificanti che per qualcuno potranno essere pizza, tagliatelle al ragΓΉ, lasagne, per altri un dolce, una grigliata di carne, torta al cioccolato etc.
Un alimento gratificante Γ¨ un qualcosa di accettabile e soprattutto non mina gli esiti del programma.
PerchΓ© Γ¨ importante introdurre il pasto libero e non solo concederselo come se fosse uno sgarro?
PerchΓ© questo Γ¨ uno dei modi di gestire l’effetto della violazione del controllo.
Chi vive la dieta come un qualcosa di rigido e ogni giorno lotta per non sgarrare Γ¨ una persona che ogni giorno vive il conflitto fra quello che vorrebbe fare (in relazione al cibo) e quello che riesce a fare. Tende a dividere la realtΓ in bianco e nero, in “faccio la dieta” e “non faccio la dieta”.
Γ intuitivo come questa condizione puΓ² generare stress e quello che viene spesso fatto per ridurre questo tipo di stress dopo un breve periodo iniziale Γ¨, purtroppo, interrompere la dieta e tornare alle abitudini precedenti, con tutta la rabbia, la delusione, e la frustrazione che ne consegue.
A questo punto le calorie aumentano in modo esponenziale e con esse il peso corporeo e il benessere.
Concedersi un alimento gratificante alla settimana, senza sensi di colpa e senza viverlo come una trasgressione, smonta questo meccanismo e consente risultati piΓΉ duraturi sul lungo termine.
Introdurre alimenti alternativi
Anche introdurre alimenti gradevoli all’interno del piano alimentare Γ¨ importante per seguire la dieta con motivazione e mantenere i risultati raggiunti. Il pesce in genere Γ¨ inserito nelle diete in quanto cibo salutare e per il suo apporto proteico. Se perΓ² proprio non piace ci sono altri alimenti che possono essere presi in considerazione per l’apporto proteico al posto del pesce (come le proteine in forma vegetale). Invece del latte vaccino si puΓ² optare ad esempio per bevande a base di riso, mandorle, avena o cocco per iniziare la giornata al meglio. Ci sono tanti tipi di yogurt alternativi a quello consumato generalmente: senza lattosio, a base vegetale, zero grassi e lo stesso vale per i formaggi (come ricotta o mozzarella senza lattosio oppure la mozzarisella). Oppure le diverse creme al cioccolato (ad esempio le creme proteiche) che possono sostituire la crema al cioccolato commerciale che Γ¨ meno salutare.
Tutto sta nel desiderio di andare alla scoperta di nuovi sapori per fare nuove esperienze in modo da approcciarsi alla dieta con occhi nuovi, piΓΉ motivati e pieni di energia positiva.
Questo Γ¨ il segreto per poter seguire e rendere efficace una dieta nel lungo termine.
Dott.ssa Raffaella Pantini
Commenti
Posta un commento
NON RESTARE IMBAMBOLATO: PASSA ALL'AZIONE! scrivi le tue opinioni qui sotto