Trovare la forza di rialzarsi nelle difficoltà
I momenti difficili della nostra vita, caratterizzati da dolore e profonda sofferenza possono talvolta indurirci anche se siamo soliti affrontare le avversità con spensieratezza e pensieri positivi.
“Il vero dolore, quello che ci fa profondamente soffrire, rende talvolta veramente serio e fermo anche l’uomo più spensierato, sia pure per breve tempo. E persino i poveri di spirito diventano più intelligenti dopo il vero dolore” (Fëdor Dostoevskij).
Certamente nessuno di noi sceglie di essere debole ma a volte le circostanze ci colpiscono per metterci alla prova. Nella vita tutti abbiamo affrontato fatti gravi, vissuto drammi o persino tragedie ma la gravità di ciascuno di essi dipende principalmente dal modo in cui li affrontiamo, più che dall’evento in sé. Tutti ci siamo sentiti forti e probabilmente abbiamo avuto un piano preciso nella mente prima di sperimentare il dolore ed è proprio in quelle circostanze che i piani sono svaniti. Quando si tocca il fondo è normale sentirsi persi. In realtà, bisognava solo riorganizzare i piani prestabiliti e proseguire in una diversa direzione. Cosa assolutamente non facile poiché, nonostante il nostro spirito e la nostra grande forza interiore, è molto difficile riuscire a non farsi scoraggiare dagli ostacoli incontrati per trovare la forza di continuare e rialzarsi.
Essere forti, però, dipende sostanzialmente da noi e, per riuscirci, occorre iniziare ad applicare alcuni semplici cambiamenti quotidiani.
Possiamo partire avviando un dialogo interiore positivo ogni giorno, eliminando dalla nostra mente il pensiero: “Questo non è possibile”; “Non mi sento capace”; “Non sono in grado”; “Di sicuro questo non fa per me”. Di frequente per insicurezza o per pigrizia tendiamo a rimandare molte cose importanti per noi ma è proprio in quel momento che dovremmo porci alcune semplici domande: “Perché farlo domani e non provarci ora?”. Modificando il nostro pensiero e la prospettiva con cui osserviamo gli eventi, cambieranno anche le nostre emozioni e giorno dopo giorno potremo sentirci emotivamente più sicuri.
Occorre accettare e comprendere che la vita a volte significa anche rinunciare e lasciare andare. Di certo non è semplice smettere di rimanere ancorati alle cose e alle persone. Tendiamo ad aggrapparci alle persone che amiamo, perché è in questo modo che concepiamo la felicità. Dare e ricevere è il senso massimo dell’allegria e, pertanto, è quasi impossibile non dipendere dalla nostra famiglia, dal nostro partner, dai nostri amici più cari. È importante riuscire a capire che nella vita non vi è niente di sicuro e che quello che abbiamo oggi domani possiamo perderlo. Imparare a rinunciare, a lasciare andare è una cosa alla quale dovremmo essere preparati. Il dolore, la separazione e la perdita sono difficili da tollerare ma accettarli è in realtà il segreto per proseguire più forti di prima.
Un altro aspetto fondamentale è la capacità di prenderci cura di noi stessi e gratificarci. La miglior cura non è quella offerta dagli altri ma quella che permettiamo a noi stessi. Se siamo convinti che la vita non ci offre più nulla di buono, che il nostro treno è già passato e che l’amore, il rispetto o la felicità non faranno più parte della nostra realtà, ci stiamo auto-sabotando. Infatti, non c’è peggior nemico che i propri pensieri.
Se siamo capaci di modificare il nostro atteggiamento riusciremo anche a cambiare la nostra vita. È importante riconoscere i nostri bisogni e darvi la priorità, imparare a rispettarci in modo che anche gli altri facciano lo stesso. Se non diamo valore a noi stessi neanche gli altri saranno portati a farlo.
Dobbiamo cercare di gratificare i nostri desideri. Per essere forti, è necessario capire che meritiamo di essere felici, godere e regalarci emozioni positive. Potremo uscire a fare una passeggiata e godere del momento presente, sviluppare una coscienza piena con cui vedere l’essenza di quello che ci circonda, della luce, del suono della gente che ride, del nostro dolce viso riflesso in uno specchio. Oppure potremo farci un semplice regalo come un pranzo in compagnia, un pomeriggio in spiaggia, un taglio di capelli diverso, un vestito nuovo, un’uscita con gli amici.
I periodi difficili e bui possono causare grande frustrazione in noi e anche in chi ci sta accanto. Ciò che occorre imparare è la capacità di trasformare la nostra frustrazione nell’esatto opposto e riuscire a rinascere dal grigio della nostra esistenza.
Spesso riteniamo che la nostra felicità dipenda dagli altri. Dovremmo invece avere la consapevolezza di quali siano le nostre responsabilità e quali non lo siano. Ciò per cui siamo responsabili sono i nostri pensieri, le nostre sensazioni e i nostri comportamenti. Certamente gli eventi del mondo esterno possono avere un impatto su di noi così come le relazioni con gli altri. Non dovremmo, però, mai dare agli altri la responsabilità della nostra felicità ma cercare di essere protagonisti della nostra vita.
È importante anche imparare a non prendere le cose sul personale. Capita di attraversare brutti momenti ma occorre riflettere sul fatto che le avversità che la vita ci propone non sono niente di personale. Qualsiasi cosa la gente attorno a noi faccia, in realtà si tratta solo un riflesso del carattere di quella persona. A volte può capitare di pensare che tutti ce l’hanno con noi o che abbiamo tutto il mondo contro (magari si tratta di persone che non ci conoscono neanche bene e si fermano solo alle apparenze). Se ciò che accade non è altro che la conseguenza delle azioni, pensieri ed opinioni di altre persone (su cui non si ha nessun controllo), probabilmente non vale la pena di sprecare tempo per capire perché gli altri si stanno comportando così. Al contrario, potremo chiederci cosa possiamo fare noi per cambiare ciò che non ci piace.
Cerchiamo sempre di tenere a mente di non soffermarci troppo a fare previsioni sul futuro. Poiché il momento in cui stiamo vivendo è il qui e ora, dovremmo concentrarci sul presente e meno sul futuro. È vero che dobbiamo organizzare molti impegni e programmare le nostre giornate e settimane lavorative ma il tempo per agire è proprio qui e adesso e non nel futuro. Passando il tempo ad ipotizzare il futuro rischiamo solo di perderci le opportunità ci vengono offerte nel presente semplicemente perché siamo troppo distratti a pensare a cosa potrebbe succedere invece concentrarci su cosa sta effettivamente succedendo al momento.
A tutti noi piace sognare ma bisogna saper differenziare molto bene la realtà dall’immaginazione, quindi essere capaci di essere razionali soprattutto nelle situazioni che lo richiedono. La vita può riservare sorprese belle e piacevoli ma anche diverse difficoltà, quindi dobbiamo essere preparati mentalmente ad affrontare le avversità.
Per molti di noi, vivere nel passato è una maniera di evitare la perdita. In realtà augurarsi di poter avere indietro ciò che abbiamo perso significa vivere in una sorta di sogno e non affrontare la realtà. Purtroppo, non è possibile tornare nel passato anche se lo vorremmo. Non possiamo guidare un’automobile, né tantomeno la nostra vita, guardando sempre dallo specchietto retrovisore. Per andare avanti l’unica cosa da fare è quella di accettare le dolorose perdite (di persone, situazioni, cose del passato) e muoversi per ottenere ciò che vogliamo adesso. Rimpiangere il passato e stare a ripensare alle cose meravigliose che avevamo ieri è il metodo più sicuro per non accorgerci delle cose meravigliose che abbiamo oggi.
Di certo raggiungere un buon equilibrio mentale non è una battaglia semplice e sicuramente non una battaglia che si può pensare di vincere da un giorno all’altro. Se a volte dobbiamo imparare a reagire alle avversità, altre volte dobbiamo cercare di impegnarci per modificare i nostri comportamenti. Solo se siamo in grado di considerare ogni piccola sfida che la vita ci presenta come un’opportunità per diventare più forti, inizieremo a sviluppare una maggiore saggezza e chiarezza mentale, che potremo mettere alla prova quando ci troveremo ad affrontare delle reali difficoltà.
A volte, però, le avversità possono prendere il sopravvento e lasciarci senza risorse per reagire. È proprio in momenti come questo che la psicoterapia può rappresentare un valido supporto per riprendere il controllo della nostra vita.
Dr. Raffaella Pantini
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