Ritrovare se stessi attraverso l’ascolto
L’equilibrio psichico dell’individuo richiede l’ascolto attento del proprio mondo interno, delle proprie emozioni e la presa di coscienza di sé che passano necessariamente attraverso la consapevolezza dei propri bisogni e sentimenti. Ascoltarsi può essere utile per individuare ciò che ci manca e che desideriamo e di conseguenza per comprendere cosa fare per ottenerlo. Spesso, però, accade che l’individuo sfugga il confronto con se stesso poiché lo teme in quanto ciò gli consentirebbe di scoprire cosa non lo rende pienamente gratificato e lo porterebbe ad attuare un cambiamento. L’assenza di ascolto interiore, infatti, equivale alla mancata accettazione di ciò che comporta infelicità nella nostra vita e non ci fa stare bene con noi stessi. A causa della strategia di evitamento del confronto con la realtà, l’individuo tenderà a adottare i medesimi schemi abituali di comportamento fino a perderne la consapevolezza ed il controllo. Il soggetto, così, risulta immobilizzato e desensibilizzato riguardo alle proprie scelte di vita e vi è anche il pericolo di perdere del tutto le redini del proprio destino. Allo scopo di percepirsi adeguati e capaci, per poter individuare le proprie risorse, per riuscire a riconoscere lo stile di vita maggiormente consono alla realizzazione dei propri obiettivi e adattarvisi, è necessario recuperare la totale consapevolezza, mediante un processo continuo di attento ascolto interiore che va inteso come la capacità di rimanere in contatto con i propri vissuti, le proprie emozioni e con la percezione delle proprie reazioni al mondo circostante. In realtà si tratta di una vera e propria abilità che può essere appresa ed esercitata attraverso la psicoterapia intesa come strumento per potenziare la crescita e lo sviluppo personale. Il percorso psicoterapeutico, infatti, sostiene l’individuo nell’adattarsi in maniera creativa all’ambiente affinché possa assimilare e prestare maggiormente attenzione a tutti gli elementi che l’ambiente esterno offre in modo da saperli sfruttare a proprio favore.
In una relazione, ad esempio, impariamo ad ascoltarci interiormente quando ci accorgiamo di quello che recepiamo dell’altro e che sentiamo di dare all’altro, ci predisponiamo ad un atteggiamento di apertura attiva, piuttosto che accettare di vivere passivamente le dinamiche disfunzionali del rapporto. In questo modo l’ascolto interiore ci permette di capire di cosa abbiamo bisogno e di percepire se l’altro è in grado di rispondere alle nostre necessità, così come è utile metterci in ascolto dell’altro per accorgerci se riusciamo a fare lo stesso. L’ascolto deve essere sempre focalizzato sia sui processi interni che su quelli esterni per permetterci di scoprire quali aspetti della nostra vita non ci permettiamo di sperimentare e quali esigenze non sono soddisfatte.
Ascoltarsi, infatti, significa auto-osservarsi, attraverso la riattivazione di emozioni e parti di sé che vengono solitamente ignorate e la libera espressione delle stesse.
Un ascolto interiore adeguato comporta, quindi, l’auto-indagine, ovvero la messa in discussione della nostra visione del mondo e della posizione che vi occupiamo, oltre che l’apprezzamento della pienezza di ciascun momento della nostra esistenza. L’ascolto, inteso qui anche come auto-consapevolezza, riguarda soprattutto la capacità di restare in contatto con la realtà, che consente di tenere presente ciò che conta veramente e che spesso ci si ostina ad occultare, dato che il nostro normale stato di lucidità è gravemente limitato dall’intrusione di pensieri inutili indotti da timori e insicurezze.
L’ascolto consiste nel prestare attenzione di proposito alla realtà in atto e valutarla per quello che è, attraverso una costante cura e discernimento delle nostre percezioni, che si possono alimentare con l’ausilio della psicoterapia. Quando ci impegniamo a prestare attenzione alla realtà senza lasciarci condizionare da opinioni e pregiudizi, proiezioni e aspettative, si possono aprire nuove possibilità ed anche individuare nuove soluzioni ai problemi che ci affliggono. Si tratta di un vero e proprio addestramento al piacere che consente di riappropriarsi della qualità della propria vita e di apprendere cosa determina il proprio benessere. Infatti, la percezione delle sensazioni ci permette di raggiungere i nostri obiettivi più rapidamente e con minor difficoltà. Per poter riconoscere le emozioni che proviamo bisogna sempre focalizzare l’attenzione in modo intenzionale, così da monitorare meglio i nostri bisogni e ciò che vogliamo realmente.
L’ascolto è sempre istruttivo in quanto ci mette in contatto con molti aspetti dei nostri ambiti di vita che di solito trascuriamo, oltre che liberatorio, perché ci svincola dalle modalità obbligate da cui ci facciamo irretire. In genere, infatti, il flusso automatico della nostra condotta ci lascia scarsi momenti di sollievo e serenità interiori, portandoci dove forse non intendiamo andare, senza neppure essere coscienti della direzione che stiamo prendendo. Ascoltare, quindi, significa imparare
a svincolarsi dalla corrente per farci guidare anziché dominare.
Se l’individuo sposta l’attenzione su di sé e sui propri vissuti, riconoscendo come propri quei bisogni che naturalmente è portato ad estromettere dalla coscienza, può interrompere e modificare le dinamiche usuali con cui fa fronte agli accadimenti esistenziali e tentare di adottare nuove strategie di soluzione e modalità alternative che prima non era in grado di considerare.
Inoltre, questo processo di auto-consapevolezza è alla base di una sana autostima, perché consente di accettarsi in modo costruttivo per come si è, senza giudicarsi.
Mettersi in ascolto di sé vuol dire riappropriarsi della propria libertà di scelta e divenire consapevoli proprio degli schemi precostituiti e delle aspettative rigidamente costruite che fino ad allora non hanno permesso di cogliere nuove opportunità di vita.
Divenire consapevoli di ciò che è dato dall’esperienza nel qui ed ora, momento dopo momento, consente, perciò, di recuperare il senso di responsabilità della propria vita e diventarne protagonisti, piuttosto che solo spettatori.
L’ascolto interiore e la consapevolezza sono abilità che si possono comunque apprendere attraverso il percorso di psicoterapia che certamente può essere di grande aiuto per ritrovare la propria serenità interiore.
Ringrazio l'artista Tiberio Savonuzzi per l'immagine
http://tiberiosavonuzzi.blogspot.com/
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