Psicologia e sport
In Australia, Europa ed Asia, invece, viene posta maggior attenzione a studi sull'insegnamento e sul controllo del movimento.
Per quanto riguarda le prospettive future, un approccio multidimensionale della psicologia dello sport, in cui ciascun esperto può offrire il proprio contributo a seconda delle proprie competenze, sembra essere quello più accettato e con maggiori probabilità di successo.
È importante, quindi, comprendere come gli strumenti dello psicologo possano essere utilizzati anche nell’ambito sportivo e che ruolo abbia lo psicologo dello sport.
Innanzitutto, occorre fare alcune precisazioni e considerare che tale figura non si occupa di curare le persone ma di allenare la mente degli atleti che affianca. Infatti, proprio perché specializzato nell'area sportiva, l'esperto non svolge la consulenza come se si trattasse di un trattamento terapeutico.
Nella maggior parte dei paesi industrializzati lo psicologo dello sport è un professionista che ha effettuato una serie di studi accademici e che, di conseguenza, possiede peculiari competenze ed un titolo riconosciuti.
Abitualmente lo psicologo dello sport ha conseguito una laurea in psicologia e ha seguito un percorso formativo specifico in psicologia dello sport e/o ulteriori training nell'ambito della psicologia clinica o delle organizzazioni. Si tratta di un dottore in psicologia (più spesso ad indirizzo clinico o del lavoro) che mette a disposizione le sue conoscenze e si dedica alla formazione, tramite interventi individuali o di gruppo. I ruoli professionali che può assumere dipendono, perciò, dalla sua formazione e dai suoi interessi.
Può operare in ambito accademico qualora il suo interesse fosse essenzialmente quello del ricercatore e può essere rivolto allo sviluppo di interventi con allenatori, atleti e gruppi, spaziando dallo sport di alto livello allo sport per tutti, dai bambini, agli adulti e agli anziani. Può lavorare con gli enti locali e le organizzazioni sportive allo sviluppo di politiche di promozione dello sport praticato dai cittadini e nel monitorare sul territorio l'impatto di questi interventi. Può contribuire alla formazione professionale dello staff dirigenziale, degli arbitri, degli allenatori, degli istruttori e degli atleti di sport individuali o di squadra.
Lo psicologo non è un tecnico, quindi, non eroga servizi concernenti consigli o strategie tecniche e tattiche ma riveste un ruolo ben definito ovvero quello di esperto di tematiche psicologiche e psico-pedagogiche nei confronti di tutti i membri della Società sportiva. Per tale motivo gli obiettivi che si prefigge possono essere diversi: offrire informazioni sui fattori psicologici dello sport, migliorare l’apprendimento dello sport, aiutare i giovani a maturare attraverso lo sport, preparare un programma di preparazione mentale personalizzato, effettuare consulenza, conoscere ed utilizzare le dinamiche di gruppo, eseguire una valutazione psicodiagnostica, mirare al benessere psicofisico per ciascuna fascia di età.
Nello sport agonistico l'ottimizzazione della preparazione tecnica e fisica ha raggiunto livelli tali da far sì che sempre più frequentemente l'elemento mentale rappresenti quel valore aggiunto che consente ad un atleta di avere la meglio sull'avversario.
La fiducia in sé e l'approccio positivo alla competizione rappresentano sicuramente due aspetti che contribuiscono in modo determinante al successo della prestazione. In termini di ricadute operative diventa quindi importante che ogni atleta, con l'aiuto dello staff, stimi il suo senso di auto efficacia e di certezza nelle proprie capacità con la consapevolezza che tali elementi possono essere migliorati grazie a una serie di accorgimenti, strategie, esercizi e programmi di lavoro che implicano un'analisi accurata del vissuto relativo alle performance passate e future.
Allo scopo di poter sviluppare un pensiero positivo l'atleta deve riformulare le affermazioni negative focalizzandosi esclusivamente su ciò che è necessario fare per ottenere una buona prestazione, attraverso la programmazione di un percorso che trasformi le barriere in sfide. La stima di efficacia dell'atleta determina la modalità di approccio al compito e tale valutazione è influenzata da quanto l'atleta crede in sé. Lo psicologo e l’allenatore hanno, quindi, il compito di cercare di elevare questa stima in modo tale che il giocatore affronti con fiducia la prestazione. Secondo questa prospettiva ottimizzare una prestazione significa incrementare il livello di autoefficacia grazie all'utilizzo di strategie mirate al rafforzamento del senso di realizzazione (analisi dei risultati ottenuti). L'intervento psicologico, perciò, tende allo sviluppo e alla valorizzazione delle potenzialità dei singoli e della squadra in modo da raggiungere lo stato psicofisico ideale prima di un appuntamento importante.
Si può comprendere così come la figura dello psicologo sia fondamentale anche in ambiti diversi da quello abituale in quanto attraverso l’apporto delle proprie conoscenze, strumenti e tecniche egli opera per supportare ed ottimizzare la prestazione dell’atleta.
Dr. Raffaella Pantini
Immagine : pixbay
Commenti
Posta un commento
NON RESTARE IMBAMBOLATO: PASSA ALL'AZIONE! scrivi le tue opinioni qui sotto