Chi è eternamente single potrebbe soffrire di auto-sabotaggio
A tutti sarà capitato di imbattersi in due tipologie di amico: il classico donnaiolo e l’eterno single. Probabilmente questo ultimo si sarà anche chiesto più e più volte: “Ma perché sono ancora single?”. In genere i motivi che si può essere dato per giustificare la sua condizione sono i più disparati: “Non riesco a trovare la persona giusta”; “Sto bene così perché ho più libertà”; “Ho avuto esperienze deludenti” possono essere alcuni dei tantissimi esempi. C’è chi parla di destino, di cattiveria altrui, di sfortuna, di relazioni sbagliate o chi si sente proprio inadeguato nei confronti dell’amore. Tuttavia, secondo la psicologa ed esperta di relazioni Melanie Schilling la ragione è da ricercarsi nell’auto-sabotaggio che tendiamo a fare a noi stessi. L’auto-sabotaggio, infatti, potrebbe andare a minare e limitare le opportunità di fare nuovi incontri e di intessere relazioni amorose e questo ci porterebbe a rimanere nella condizione di single.
Sarebbe quindi questo il fenomeno responsabile dell’eterna dannazione di certe persone costrette a rimanere sole a vita. Come si può comprendere l’auto-sabotaggio è un meccanismo psicologico messo in atto da noi stessi e di cui spesso non ci si rende nemmeno conto. Per la Schilling si può definire come un processo con cui “miniamo e limitiamo attivamente le opportunità di interazione sociale o le possibilità di fare nuovi incontri”. Ma come avviene ciò? A suo dire trasmettendo agli altri l’idea che non si è affatto interessati ad avere una relazione, consciamente o inconsciamente e questo fa sì che gli altri vengano tenuti a distanza.
Perciò, il fatto di essere perennemente single può dipendere direttamente dalle nostre azioni e dal nostro modo di ragionare e comportarci, anche se possiamo esserne del tutto inconsapevoli. La psicologa ha spiegato che: “È comune dare la colpa a fattori esterni, ma in realtà al centro dell’auto-sabotaggio c’è un sentimento ben definito: la paura”. Questo meccanismo entra in gioco in particolare quando la persona in questione ha avuto un’esperienza dolorosa nel passato e ora non vuole esporsi per paura di rimanere nuovamente ferita.
“In questo caso è normale sviluppare delle forme di protezione e di auto-difesa. Ma c’è una differenza tra essere scettici e disincantati e impedire a se stessi di essere felici nel lungo termine”. È possibile, però, distinguere i auto-sabotatori interni dalle tipiche frasi che essi spesso dicono per giustificare il fatto di essere sempre single come “Sto meglio da solo”, “Non ho tempo per una relazione” oppure vi sono quelli che ritengono che gli altri possano sempre nascondere qualcosa. Ci si può chiedere, quindi, come si può trovare una soluzione a questo problema. Secondo la Schilling bisogna semplicemente imparare ad amarsi e valorizzarsi per poter poi essere pronti ad amare qualunque altra persona.
Se non riusciamo a mettere da parte le nostre paure faremo sempre fatica a conoscere nuove persone e cominciare nuove relazioni. Il timore che qualcosa vada storto finisce per rovinare davvero anche i rapporti che hanno tutti i presupposti per continuare. Vivere una relazione felice è come approdare in un porto sicuro, a maggior ragione se si è navigato in acque difficili. Tuttavia, il ricordo delle difficoltà precedenti può rovinare quello che di bello abbiamo costruito con tanta difficoltà.
Bisognerebbe cercare di eliminare i pensieri negativi per aprirsi alle opportunità intorno a noi. Innanzitutto, allontanare da noi il pensiero del tradimento. È molto importante ricordare che siamo tutti diversi e che se in passato abbiamo avuto a che fare con traditori e bugiardi, non è detto che succederà anche in futuro. Se il passato ci ha regalato solo dolore, il presente e soprattutto il futuro sono ancora da scoprire.
Vi può essere la paura di non trovare l’amore. Ognuno di noi ha la possibilità di trovare un partner, un compagno o una compagna di vita. Prima però deve credere di poterlo fare e che esiste da qualche parte se desidera che ciò accada.
A volte diciamo di aver provato di tutto ma alla fine la situazione è sempre la stessa e siamo ancora single. Forse, però, non abbiamo fatto davvero proprio tutto. Cerchiamo di fare mente locale e proviamo a pensare a cosa potremo fare di diverso, ricordando sempre di lasciare spazio oltre all’organizzazione anche alla creatività e alla spontaneità. Seguire l’istinto ci può portare alla persona giusta per noi.
Ci può essere la paura di non piacere. Teniamo sempre pr
esente che prima di piacere ad una persona dobbiamo piacere a noi stessi. Trovare la persona adatta a noi è un valore aggiunto e ci completa come individui.
esente che prima di piacere ad una persona dobbiamo piacere a noi stessi. Trovare la persona adatta a noi è un valore aggiunto e ci completa come individui.
Quando avremo più fiducia in noi e crederemo di più nelle nostre possibilità potremo davvero aprirci agli altri e all’intimità. È importante, però, ricordare di rimanere sempre noi stessi senza il bisogno di essere ciò che non siamo per compiacere l’altro.
Dr. Raffaella Pantini
Ringrazio l’artista Tiberio Savonuzzi per l’immagine
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