osservare il mondo con gli occhi di un bambino
A volte, soprattutto nei momenti di stanchezza o difficoltà, in un adulto potrebbe nascere spontaneamente il desiderio di tornare indietro nel tempo, alle esperienze vissute nell’infanzia, a come era bello il mondo e la vita era più semplice, a differenza del presente in cui preoccupazioni e responsabilità sembrano quasi insuperabili. Spesso può accadere di osservare i nostri bambini che giocano tranquilli e sereni e di lasciarci cogliere da un po’ di tristezza e nostalgia per il tempo passato e per la loro felice spensieratezza.
Essere bambino in realtà non è così semplice perché i piccoli sono costantemente alle prese della scoperta del mondo esterno ed impegnati ad apprendere tutto ciò che li circonda, cercando di farsi comprendere dagli altri, nonostante il loro vocabolario ancora limitato. Ciò significa che devono sempre confrontarsi con gli adulti, tentando di soddisfare le loro aspettative. In ogni caso i bambini, di fronte alle difficoltà ed alle sfide della vita, sono in grado di osservare il mondo esterno nel loro aspetto più bello e positivo rispetto agli adulti.
I piccoli, che guardano il mondo per la prima volta, necessitano di apprendere per crescere ed evolversi e quindi per loro nessuna situazione che affrontano è certa o scontata. Sono capaci di meravigliarsi di fronte a ciò che li circonda: osservano un’ape che impollina un fiore, seguono una formica che noi adulti a malapena notiamo, danzano sotto la pioggia da cui noi ci ripariamo, trasformano i desideri o le paure in fiabe e disegni colorati.
Sono in grado di osservare il mondo da una differente prospettiva poiché il loro sguardo curioso e spontaneo li porta a vedere oltre la materialità. Si tratta di un punto di vista fantasioso e dinamico che lascia aperte tutte le ipotesi possibili e consente di accedere al mondo esterno attraverso nuovi cammini, dagli adulti percepiti come sconosciuti e difficili da comprendere. In questo modo i bambini possono percepire la bellezza del mondo con maggiore facilità in quanto non la individuano nelle cose come una caratteristica peculiare e mediante il ragionamento logico ma riescono ad immergersi pienamente in ciò che significa per loro vivendo l’emozione del momento.
Se noi adulti, di fronte alle difficoltà che incontriamo, fossimo capaci di mutare l’iniziale pensiero di preoccupazione e sconforto in un pensiero più aperto alle diverse possibilità (“Se fossi ancora un bambino, in questo momento cosa potrei vedere di bello e sorprendente che non ho visto prima?”) per poi osservare di nuovo il mondo, forse riusciremo anche noi a vederlo con occhi emozionati e sorpresi.
Aprire i nostri occhi di bambini potrebbe farci scoprire realtà mai osservate prima.
La realtà rappresenta il nostro mondo interno
L’adulto, a volte, dovrebbe imparare a comportarsi come un bambino, lasciando da parte la razionalità per dare forma concreta alle proprie passioni, emozioni e sogni che racchiude dentro di sé. In genere l’adulto non considera, sottovaluta o talvolta interferisce con la dimensione fantastica del bambino come il fatto di credere nell’esistenza di personaggi magici, vedere le fate o pensare che mostri vivano sotto il letto. Queste sono esperienze vissute nell’infanzia che l’adulto non comprende perché non è più in grado di percepirle come reali. In realtà, però, l’universo incantato delle favole del bambino, come quello dei desideri e dei sentimenti adulti, condiziona la vita di tutti i giorni ed è concretamente una fonte di ricchezza per il proprio mondo interno. È importante quindi dedicare tempo per dare spazio ai propri desideri, speranze e sogni, condividendoli col bambino in modo da comprendere ed imparare ad assumere la straordinaria prospettiva con cui osserva il mondo.
La bellezza sta nel qui e ora
In genere noi adulti non siamo mai focalizzati su ciò che accade nel qui e ora. Quando siamo a lavoro finiamo per sognare la vacanza ma quando siamo in vacanza, tendiamo a preoccuparci per il lavoro non terminato o non ancora iniziato. A settembre poi i figli ricominciano ad andare a scuola e bisogna pensare ad organizzare tutti gli impegni per tempo. Non ci rendiamo conto che la continua tensione verso il futuro non ci consente più di vedere il presente in tutta la sua bellezza. Dovremmo imparare dai bambini e condividere con loro qualche attività spensierata per riuscire a focalizzare l’attenzione su ciò che accade nel qui e ora e scoprire quante interessanti occasioni si possono vivere insieme nel momento presente.
Innamorarsi insieme
Quante volte i bambini si accendono e si scaldano quando si trovano davanti a un regalo, un fiore colorato o a qualcosa di bello che li sorprende: di fronte alla bellezza del mondo si comportano come gli innamorati perché appaiono felici, entusiasti e pieni di fiducia. Anche noi adulti siamo predisposti ad innamorarci della nostra vita tutti i giorni ma forse l’abbiamo dimenticato o mai veramente realizzato. Condividere la vita con un bambino può aiutarci ad appassionarci alle piccole cose e a vedere la bellezza e l’eccezionalità in ogni occasione.
Insieme per crescere
Quando i bambini crescono, gradualmente si allontanano dal nucleo familiare. Tale processo ha inizio già a partire dall’ingresso nella scuola in quanto i piccoli si separano dal calore dell’abbraccio dei genitori per iniziare quel cammino di scoperta e di maturazione che li spingerà ad essere sempre più indipendenti. In questo modo possono avvicinarsi all’adulto che rappresenta un significativo modello di riferimento ed è fonte di ammirazione per loro. Mettersi nei loro panni, condividere l’emozione di diventare grandi, stimola uno sguardo di curiosità e sorpresa verso la scuola e tutte le occasioni di crescita. Camminare insieme rafforzerà l’unione ed il graduale distacco non sarà mai percepito come lontananza l’uno dall’altro.
Dr. Raffaella Pantini
la foto originale è di manuu_maier che ringrazio
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