ANSIA parte 2
Visto l’interesse suscitato dalle argomentazioni sul Disturbo di panico che fa parte dei disturbi di ansia, ho pensato di approfondire il tema dell’ansia con alcuni suggerimenti pratici per cercare di gestirla con strategie maggiormente adattive.
Come riuscire a gestire l’ansia
L’ansia è in genere una delle emozioni maggiormente provate e di conseguenza affrontate in terapia.
Così come le altre emozioni che l’individuo sperimenta possiede una sua specifica funzione ed è quindi utile e normale che ci sia.
Quando però si trasforma in qualcosa di difficile da gestire può generare diverse problematiche in chi la prova.
Tale emozione esiste da moltissimo tempo in quanto già i nostri antenati la sperimentavano. L’ansia ha sempre avuto una determinata funzione: serviva per riconoscere i pericoli circostanti e scamparvi, quindi per sopravvivere.
Lo stesso accade ai giorni nostri in quanto l’ansia si manifesta nel momento in cui l’individuo percepisce un potenziale pericolo e la comparsa di tale emozione è utile per spingerlo ad allontanarsi per potersi preservare.
Se il soggetto non sperimentasse ansia non avrebbe più la capacità di difendersi da tutto ciò che potenzialmente potrebbe essere pericoloso e di conseguenza sarebbe in balia degli eventi esterni.
L’ansia non rappresenta unicamente un’emozione in tal senso poiché può essere anche un supporto per agire nel miglior modo possibile.
Quando ad esempio siamo impegnati in qualcosa di importante come sostenere un esame o un colloquio di lavoro, l’ansia può aiutarci per incrementare l’attenzione, il nostro stato di vigilanza per offrire una migliore prestazione.
Quando è però eccessiva può comprometterla, inducendoci all’errore.
Al giorno d’oggi, tranne in situazioni particolari, non si sperimenta ansia a causa di pericoli per la propria vita come accadeva in passato in cui i nostri antenati erano impegnati a difendersi da malattie, intemperie o animali pericolosi.
Attualmente, infatti sono altri i motivi e i pericoli percepiti che ci portano a sperimentare l’ansia come la paura di affrontare un cambiamento (perdita del lavoro, del benessere economico, degli affetti), il timore di affrontare qualcosa che non conosciamo (ad esempio affrontare nuove sfide), la paura di affrontare un problema presente da tempo che non si sa come gestire (difficoltà personali, familiari, problemi con il partner, problemi di lavoro), il timore di prendere una decisione anche per la paura delle conseguenze che porta, la paura di sbagliare e di ricevere critiche, quindi di agire, la paura di non essere in grado di raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissati e quindi di fallire nonostante i grandi sforzi e l’impegno.
Come si può comprendere l’ansia è un’emozione che si rivolge al futuro e, ogni volta che pensiamo a cosa può accadere, a ciò che dovremo fare o affrontare e non sappiamo come gestire, è probabile che sperimenteremo questa sensazione spiacevole che può portare malessere e disagio fino anche a paralizzarci.
Certamente però i reali motivi di tale reazione andranno ricercati nella storia personale dell’individuo in quanto ognuno di noi ha caratteristiche peculiari come è peculiare il proprio modo di approcciare e considerare il mondo e lo strumento principale per evidenziare i motivi alla base del vissuto ansiogeno è rappresentato dal colloquio.
A volte accade infatti di percepire ansia anche quando non ve ne sarebbe bisogno perché capita di considerare pericoloso qualcosa che in realtà non lo è. In questi casi tale emozione può prendere il sopravvento e può condizionare la nostra vita, il nostro comportamento e le nostre decisioni fino a sviluppare un vero e proprio disagio.
In questi casi l’ansia si trasforma in qualcosa di problematico diversamente da quella che è la sua funzione principale in origine.
Ci sono casi in cui perciò è fondamentale intervenire tempestivamente come quando l’ansia ci fa sentire deboli e senza risorse, eccessivamente dipendenti dagli altri, ci paralizza, condiziona la nostra vita in negativo e non ci consente di avere una vita gratificante, portandoci a stare davvero molto male.
Ogni volta che accade ciò, significa che non siamo più in grado di controllare adeguatamente la nostra ansia che ha ormai preso il totale sopravvento su di noi e ci impedisce di gestire al meglio la nostra vita.
Certamente tutti sperimentiamo ansia ma alcuni di noi tendono a provarla maggiormente in quanto hanno una più grande predisposizione a preoccuparsi e la tollerano con maggiore difficoltà. E’ più probabile infatti che chi percepisce potenziali pericoli e difficoltà ovunque, chi si approccia alla vita con una prospettiva pessimistica o tende a preoccuparsi per qualsiasi cosa, possa più facilmente esserne preda.
Vi sono diversi aspetti che occorre tenere sempre presente.
L’ansia come ogni emozione trasmette un peculiare messaggio, perciò è fondamentale capire quale sia il motivo che ci porta a sperimentarla. Alla base, infatti possono esservi difficoltà di vario genere, insicurezza, bassa autostima, propensione a procrastinare, non affrontare i problemi, insoddisfazione personale. La comprensione del motivo ci permette più facilmente di rintracciare la soluzione del disagio.
Un valido supporto per la gestione dell’ansia è la corretta respirazione.
Respirare lentamente con il diaframma e focalizzare l’attenzione sulla respirazione può essere una strategia efficace per rilassarsi quando l’ansia compare soprattutto se quotidianamente ci si abitua a dedicare un po’ di tempo a questa attività come una sorta di allenamento.
In genere fra i motivi alla base del manifestarsi dell’ansia sono i pensieri ricorrenti. E’ importante cercare di pensare di meno durante la giornata per dedicarsi maggiormente ad attività pratiche come attività manuali o ricreative che permettano di essere maggiormente impegnati e connessi con il proprio corpo (come l’attività fisica) e con le proprie mani (utilizzate per compiere l’attività) rispetto all’uso della mente.
Anche le attività intellettuali come leggere un libro che ci piace, vedere un film interessante o ascoltare musica sono attività che consentono di focalizzare l’attenzione su altro rispetto a ciò che ci fa provare ansia.
Un altro modo per allontanarsi momentaneamente dalla nostra mente e dai nostri pensieri spiacevoli è rappresentato dagli hobby che ci permettono anche di socializzare e coltivare relazioni.
In ogni caso, quando l’ansia crea un forte malessere, la decisione migliore è quella di affidarsi ad un professionista per riuscire ad uscire dalle situazioni che non siamo in grado di affrontare per riprendere concretamente in mano la propria vita.
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